Un lasagna da Eataly a Bologna

In qualche modo anch’io ho omaggiato Pellegrino Artusi. L’ho fatto visitando lo spazio di Eataly di Bologna, in via degli Orefici a pochi passi da Piazza Maggiore e dalla suggestiva via Pescheria vecchia che ospita gastronomie, pescivendoli, fruttivendoli e pasticcerie per un vero trionfo dei sapori. Il palazzo dello store del gusto di qualità ideato da Oscar Farinetti è di ben tre piani e al suo interno trova posto anche la Libreria Coop. Forse un po’ affogato tra libri e ricettari di ogni tipo – ma per questo ancora più affascinante – Eataly propone all’ingresso uno spazio bar pratico e snello, ideale per chi vuole assaggiare un panino farcito con i prodotti dei Presidi di Slow Food oppure sorseggiare un semplice caffè in compagnia di un goloso dolce preparato da Luca Montersino. Salendo con la scala mobile interna ai piani 1 e 2 si trovano invece intere distese di prodotti enogastronomici di qualità del Belpaese: formaggi, marmellate, confetture di ogni tipo riempiono gli scaffali per poi lasciare soprattutto spazio al vino e alle birre artigianali. Aperto tutti i giorni (dal lunedì al sabato dalle 9 alle 24 e la domenica dalle 10 alla mezzanotte), Eataly propone tanti prodotti che si possono acquistare e portare a casa oppure mangiare direttamente a tavola. Si perché al piano 1 c’è anche la Trattoria (tel. 051-0952820) che propone, a pranzo e a cena, numerosi piatti della tradizione italiana, emiliana e non solo. Al piano 2 c’è invece l’Osteria del Vino e della Birra con qualche piatto più elaborato e soprattutto una carta molto ricca di etichette enologiche che si possono bere al bicchiere pescandole direttamente dallo scaffale. Dopo aver acquistato una copia della riedizione del manuale dell’ Artusi “Scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene” ed averne sfogliato alcune pagine in attesa dell’ordinazione, ho mangiato all’Osteria, assaggiando le lasagne verdi emiliane (si, proprio come quelle che si mangiano a casa della nonna la domenica) e il piatto vegetariano del giorno, ovvero il riso ai due colori condito con bietoline e piselli assieme ad un pomodoro farcito di ricotta. Il tutto in compagnia di un’ottima birra artigianale al calice (Baladin). Un pranzo veloce, insomma, condiviso in mezzo ad un sacco di gente di tutte le età che ha saputo sfruttare persino il più piccolo spazio libero pur di assaggiare la cucina dello chef Gianluca Esposito e il suo giovane staff ma soprattutto condividere la passione e l’arte del mangiar bene. Un po’ come l’Artusi…

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